Ogni persona è una storia unica e irripetibile

by Elena Salem

Uno scrittore deve essere un buon osservatore

Di fronte a casa mia c’è un viale alberato, attraversato ogni giorno da decine, centinaia, migliaia di persone. Alcune vanno di fretta, altre passeggiano, altre ancora si soffermano al chiosco delle bibite. Talvolta mi affaccio alla finestra e mi perdo nel via vai.

Con chi sta litigando al cellulare il signore incravattato, la chiavi penzolanti dalla tasca della giacca, che corre concitato verso la sua auto? Cosa sognano i due adolescenti, appoggiati al muretto della scuola, le braccia tatuate di lui avvinghiate intorno all’esile figura di lei?

Un uomo con gli abiti laceri cerca sollievo, sdraiandosi su una delle panchine. Mi sembra lo stesso del giorno prima, eppure so che non lo è. La sofferenza priva d’identità anche i volti più belli.

Ogni persona è una storia da raccontare

Ognuna di queste persone è una storia da raccontare, unica e irripetibile.

Un scrittore deve essere, innanzitutto, un buon osservatore. Non tanto per raccontare esattamente ciò che vede. Ognuno di noi nota cose diverse, di fronte a un fatto. Ma per darne una sua personale  interpretazione. Per raccontare la storia che quell’immagine gli evoca. 

Ecco perché su Fb abbiamo dato vita alla rubrica #Una storia da raccontare nella quale vi abbiamo chiesto e vi chiederemo di scrivere una storia, ispirandosi a un dipinto.

Saper osservare è di cruciale importanza per sviluppare la fantasia e dare l’avvio alla narrazione.

Quando vado al ristorante, sbircio sempre nel tavolo accanto, facendo arrabbiare mio marito. Ma non è curiosità. O, forse, un po’ lo è. Quando incontro qualcuno vorrei conoscere il suo “perché”.  Confrontarlo con il mio. Per dare una “dimensione” all’esistenza. Così diversa per tutti. Qualche volta fortunata. Più spesso, purtroppo, iniqua. Ecco perché mi piace raccontare. Immaginare situazioni diverse. Insinuarmi nei panni di qualcun altro. Esplorare nei suoi sentimenti.

Un itinerario che si percorre con il pensiero

Scrivere è un meraviglioso itinerario che si percorre con il pensiero, attraverso l’invenzione di storie e personaggi, ideati dalla fantasia. Scrivere fa bene a se stessi, perché proietta su uno schermo il proprio mondo, mediato da creazioni della propria mente. Ma lo restituisce anche agli altri.

Quante volte sono stata grata a un autore perché con il suo racconto mi ha consentito di mettere a fuoco pensieri, sentimenti, emozioni, identificandomi con i suoi personaggi? Quante volte ho riso e pianto, immergendomi nelle sue righe?

Alessandro Manzoni attribuiva allo storico la missione dell’accertamento dei fatti, ma toccava allo scrittore – e soltanto allo scrittore – l’arduo compito di capire come quei fatti erano stati vissuti dalle persone.

Elena Salem

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