Il blocco della pagina bianca e della creatività

by Elena Salem
Il blocco dello scrittore

Il blocco della pagina bianca è una delle sindromi più comuni della letteratura. Colpisce il neofita come lo scrittore più affermato. E non solo della letteratura. La sindrome tocca tutte le professioni artistiche e la creatività in genere. ma di questo tratteremo ampiamente in tanti altri articoli.

Il blocco dello scrittore

New York 2008. Un giovane scrittore di successo Marcus Goldman attraversa un periodo di crisi a causa del cosiddetto blocco dello scrittore, rischiando di finire sul lastrico perché non riesce a onorare il contratto con il suo editore. Per cercare di uscirne si mette in contatto con il suo vecchio professore di scrittura, l’altrettanto famoso autore Harry Quebert. Comincia con il blocco della pagina bianca il best seller La verità sul caso Harry Quebert di Joël Dicker

Dipinto di Daniel Gerharts

Quante volte ci siamo trovati a dover buttar giù qualcosa – le dita appoggiate sulla tastiera già sul punto di lanciarsi in incredibili avventure – e non ci veniva più in mente niente. Eppure la notte di qualche giorno prima, mentre stavamo lavandoci i denti, una lampadina sembrava essersi accesa nella mente. Non ancora una trama definita, ma una prima idea.

E poi ecco che, sbirciando attraverso il finestrino del treno che ci riportava a casa da una riunione estenuante con un cliente, i nostri personaggi avevano cominciato a litigare per la parte e la storia aveva preso contorni più definiti nella nostra immaginazione.

Perché allora, quando ci siamo seduti alla scrivania, il quaderno degli appunti aperto davanti a noi, l’ispirazione si è dileguata nel nulla?

Ogni blocco ha la sua soluzione

Ci sono anche molti esercizi e trucchi per aiutarci a sbloccare i forzieri che tengono imprigionata la nostra creatività. Ci molto modi per affrontare il blocco e ognuno deve trovare il suo. Ne tratteremo ampiamente nel blog.

Però è importante una considerazione preliminare. La scrittura ha delle caratteristiche peculiari rispetto ad altre attività professionali. Scrivere ha a che vedere con l’identità, mette in moto ansie da prestazione. Verba volant, scripta manent. In altre parole mettendo nero su bianco ciò che la nostra mente elabora, anche se questo avviene in forma di racconto, ci mettiamo più a nudo che in altre attività. Questo ci fa temere il giudizio degli altri. E più di tutti il nostro.

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