Un mito da sfatare. Marilyn Monroe, un’appassionata lettrice

by Elena Salem
Marilyn Monroe

A mezzo secolo dalla sua scomparsa, Marilyn Monroe è ancora un mito, uno dei personaggi più amati dal mondo intero. Ne parliamo su Il piacere di raccontare per riscoprire uno dei suoi lati meno conosciuti. Marilyn era un’appassionata e avida lettrice.   

Nella biblioteca di Marilyn Monroe più di quattrocento volumi

Quando è mancata, nella sua biblioteca personale sono stati ritrovati più di quattrocento libri tra romanzi e saggi. 

Era tra le righe che spesso si immergeva per sfuggire dalle delusioni e dai drammi della sua esistenza, e non solo nell’uso di alcol e droghe, come universalmente è stato scritto, accreditando uno stereotipo molto lontano dalla sua persona reale. 

Non era mai riuscita a terminare un ciclo di studi, era troppo fragile per misurarsi con le istituzioni scolastiche o con prove troppo rigide. Ma dedicava molto del suo tempo libero alla lettura e a cercare di migliorare il suo apprendimento. 

Alla sua morte, gli effetti personali di Marilyn Monroe (vestiti, quadri, ogni sorta di documento scritto) andarono a Lee Strasberg, suo mai dimenticato maestro. Molto più tardi la vedova Strasberg scoprì due scatole di dattiloscritti. Stanley Buchthal, amico di famiglia, interrogato sul da farsi, si rimise ai suggerimenti professionali di Bernard Comment. 

È allora che nasce il libro di “Frammenti” a cura di Stanley Buchthal,

Le parole per raccontarsi

Da quelle scatole Comment e Buchthal trassero poesie, pagine dattiloscritte, appunti presi su menu e fazzoletti di carta. Sono segni di una sensibilità accesa, sono note di una lettrice acuta, di una persona che, dietro la smagliante icona della donna più desiderata del mondo, e perfino dietro l’attrice intelligente, andava cercando le parole per raccontarsi. 

Scrive Antonio Tabucchi nella prefazione: «Questo libro rivela la complessità dell’anima che stava dietro l’immagine. Poesie, lettere, diari intimi, note prese a caso, testi che caricano l’immagine di quel volto bellissimo e radioso di un senso per molti insospettato e che invece è ‘fuori serie’, in senso contrario a come la immaginò Andy Warhol, che la fece ‘seriale’»

“Frammenti” molto importanti per comprendere la personalità di Marilyn e per restituirle quella complessità che l’icona della bomba sexy aveva offuscato. 

Subscribe
Notificami
guest
0 Commenti
Inline Feedbacks
View all comments

Potrebbe interessarti