Il periodo blu

by Elena Salem

Vorrei parlarvi del “Periodo blu” di Pablo Picasso (1901 – 1904).

C’è una storia da raccontare in questa fase della vita del grande artista spagnolo, denominata Periodo blu. D’altronde le opere sono l’espressione di un autore, della sua vita, dei suoi sentimenti. Ed è questa la chiave che vorrei condividere con voi. Collegare le creazioni artistiche alle emozioni e all’esistenza di chi le ha concepite e realizzate. Un racconto che tiene conto della complessità dell’essere umano. Della sua ricchezza, ma anche delle sue contraddizioni.

Ognuno di noi è una storia da raccontare. Unica e irripetibile. Anche se non è un artista, nel suo agire esprime sempre sé stesso.

Nel Periodo Blu Picasso realizza quasi essenzialmente dipinti monocromatici nelle tonalità del blu e del blu-verde. Nel 1901 il giovane Pablo ha solo vent’anni (nasce nel 1881 a Malaga). È agli inizi della sua carriera, anche se ha già realizzato diverse tele. 

Questa fase artistica è connotata da dolore e sfiducia nei confronti del mondo, in parte dovuti alla tragica scomparsa di uno dei suoi più cari amici, che si è suicidato: Carlo Casagemas. Al momento della tragedia, Pablo era in Spagna e da quel momento sarà ossessionato dai sensi di colpa per non essere stato sufficientemente accanto all’amico, o forse per non aver compreso appieno quali tristezze aleggiassero in quel giovane cuore. 

Nel Periodo Blu Picasso dipinge figure tristi ed emarginate, la cui disperazione è sia sociale sia mentale. Tristezza, malinconia, sfiducia, isolamento. Queste sono le emozioni che tormentano l’artista e i personaggi che ritrae.

Nei dipinti di questo periodo ritrae carcerati (Le due sorelle), ciechi (Il vecchio chitarrista cieco, Il pasto frugale, Il pasto del cieco), anziani (Il vecchio ebreo), famiglie in difficoltà (Madre con bambino); ma anche mendicanti, girovaghi, disperati. E poi Casagemas, il pittore e amico che si è suicidato.

“La vita”, Pablo Picasso

Il dipinto più importante e simbolico del Periodo Blu di Picasso è La vita, molto discusso e di non facile interpretazione. Quel che è certa è la presenza di Casagemas, in piedi all’estremo sinistro della composizione. La nudità, la donna che lo abbraccia, la madre (che dalla parte opposta stringe in grembo un neonato), le misteriose scene rappresentate alle loro spalle: ogni aspetto è intriso di una carica simbolica

Come tutte le grandi opere d’arte, il quadro fornisce più interrogativi che risposte.

“Blu nude”, Pablo Picasso.

La figura femminile di Blu nude è presa di schiena e appare raccolta in un momento di dolore.

Il celebre poeta Apollinaire commentò così i dipinti di questo periodo:  «Picasso ha guardato le immagini umane che ondeggiano nell’azzurro delle nostre memorie […]. Fanciulli vaganti senza catechismo, che sostano mentre la pioggia dissecca, che non conoscono l’abbraccio e comprendono tutto […]. Donne non più amate, ma che ricordano, che dileguano col sorgere del giorno, appagate di silenzio […]. Picasso ha vissuto questa pittura blu come il fondo umido del baratro, misericorde: una misericordia che lo ha reso più aspro».

L’insieme di emozioni, condensate nei dipinti di questa fase artistica di Picasso, con il tempo ha conquistato la critica e i collezionisti – tanto che le opere del Periodo Blu sono tra le più apprezzate e le più ricercate sul mercato dell’arte.

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