«Non scrivevo da qualche anno» racconta Alessandro, «questa esperienza mi ha dato una forte spinta a riprendere. Insomma mi è tornata la voglia di raccontare».
Per Alessandro Patanè la Sfida creativa 2022 è stato un modo per tornare a scrivere e arrivare ad essere classificato tra i 6 vincitori.
Alessandro si è aggiudicato un pacchetto Boscolo Total Wellness, che gli permetterà di rilassarsi e di mettere in pausa la sua mente dal lavoro.
«Lavoro a stretto contatto con il mondo del marketing, ero diventato molto metodico, stavo perdendo la creatività».
Quando hai iniziato a scrivere?
«Ho iniziato da piccolo. Sentivo la necessità di esprimermi. Mia madre, che è una maestra di una scuola materna, mi ha donato la passione per la scrittura e per l’arte. Da bambino in realtà volevo fare il fumettista. Poi alle scuole medie ho scoperto il piacere della lettura grazie ai libri per ragazzi. Le letture che preferisco sono quelle ironiche che raccontano e sono immerse nella società attuale».
Hai già partecipato ad altri concorsi?
«Sì, ho già partecipato ad altri concorsi. Al secondo anno del liceo sono stato quasi costretto a partecipare a un concorso d’istituto sulla spinta del mio professore di letteratura italiana. L’ho vinto.
Ho partecipato anche ad altri concorsi ma non sono mai stato scelto tra i finalisti».
Come sei arrivato alla Sfida Creativa de Il piacere di raccontare?
«Sono arrivato a conoscere Il piacere di raccontare grazie a mia madre, il mio “agente”. Lei condivide con me esperienze e mi da consigli sul mio percorso».
Come hai immaginato il racconto “Frammenti” con il quale hai partecipato alla Sfida creativa?
«Volevo approfondire un argomento: cosa succede a chi muore, se continua a essere presente in qualche modo con chi è ancora in vita. Quali sentimenti provano le persone dopo la morte di qualcuno a loro caro.
Credo che tutti vorrebbero capire che cosa si cela dopo la morte, senza evolvere sul paranormale.
Volevo trasmettere un sentimento forte, una mancanza, una sofferenza.
Nella mia mente tutto era molto fluido, avevo ben chiara la struttura della storia. Quindi ho cominciato a mettere scarta i miei pensieri e il resto è venuto da sé».
«Ovviamente dedico molto tempo alla riscrittura del racconto. Sistemo quello che funziona meno, aggiungo altre immagini che ho in mente, come se fosse una sorta di scenografia cinematografica.
Ho appena scritto un libricino di poesie – “Pseudo poesie per principianti” – che ora pubblicherò su Amazon.
Le definisco “pseudo poesie” perché sono molto corte, senza rime, come se fossero dei piccoli assaggi di momenti della vita.
Spero di riuscire a sviluppare la mia passione per la scrittura con l’attività lavorativa, non sempre si riesce a far conciliare tutto».
Pensavi di ottenere questo risultato?
«Ci ho sempre sperato. Ho letto tutti gli altri lavori e ho subito capito che il livello della competizione era alto.
Sono molto contento. Per me è una sensazione bellissima essere ascoltato per qualcosa che ti viene da dentro.
Potersi esprimere mi trasmette una bellissima sensazione di libertà».
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Cliccate sul pulsante qui sotto per leggere il racconto “Frammenti” con il quale Alessandro Patanè ha vinto il secondo premio nella categoria Racconti.