«Tutto è cominciato dalle foto che facevo in vacanza», sorride Emily, emozionata. «All’inizio erano solo paesaggi. Tornavo dalle vacanze, stampavo le foto e scrivevo una didascalia per ricordarmi dove fossi stata e aggiungevo anche qualche sensazione».
Emily Ameto ha vinto il primo premio – nella sezione Fotografie (che raccontano una storia) della Sfida creativa 22, il concorso letterario e fotografico de Il piacere di raccontare.
Anche Emily Ameto si è aggiudicata un week end per due in Europa.
«La fotografia mi permette sia di ricordare che di raccontare una storia. Come le foto negli album dei ricordi».
Raccontaci un po’ di te.
«Ho 36 anni, sono nata a Sanremo. Vivo a Voghera da 20 anni ormai. Ho fatto il liceo e poi all’università ho studiato Scienze dell’educazione. Ho sempre amato stare con i bambini. Oggi, infatti, lavoro in una casa d’accoglienza».
Cosa ti piace della fotografia?
«La fotografia mi permette di ricordare. Infatti, nel mio lavoro utilizzo questo metodo con i bambini: utilizziamo le foto per rivederci, per ricordarci. Per me la fotografia è questo, “ricordi” e riflessione sui ricordi.
Amo fotografare, disegnare, colorare, lavorare all’uncinetto. Mi piace trasmettere queste mie passioni agli altri».
Come sei venuta a conoscenza della Sfida creativa de Il piacere di raccontare?
«Ho trovato la Sfida creativa su Facebook, non conoscevo Il piacere di raccontare come community. È stata una bellissima esperienza mi ha permesso di venire a contatto e conoscere questa realtà».
Dove hai scattato la foto “vincitrice”?
«A Corbesassi, un luogo magnifico che permette di stare a contatto con la natura e di depurare la mente. Qui ho incontrato persone semplici e accoglienti che hanno molte cose da raccontare. Nelle loro case si chiacchiera, le persone condividono ricordi e si scambiano porta a porta dolci preparati a mano, torte e marmellate. Fin da subito sono stata accolta come si accoglie una persona di famiglia. Un giorno ho preso il coraggio e ho chiesto alle due alle due protagoniste della mia storia “illustrata” se potevo scattar loro una foto, per immortalare quel momento di affetto e amicizia».
Vivono insieme?
«Le due signore non vivono insieme. Quella casa è un punto di ritrovo, per bere il tè insieme, per chiacchierare e stare in compagnia. Una delle due signore sta perdendo la memoria. Incontrarsi ogni giorno con le amiche la aiuta a fissare nella sua mente il ricordo.
In questo paese ho fotografato tanti altri momenti conviviali. Ciò che è speciale di questo scatto è lo sguardo della signora in piedi: è come se con la sola espressione dei suoi occhi avesse il potere di rinviare all’amica il ricordo della sua esistenza .
Pensavi di vincere?
«Arrivare tra i primi cinque per me è stata un’emozione enorme. Quando è uscita la cinquina ne ho subito parlato con i bambini e ho chiesto loro un parere. Mi hanno detto: «Se vinci, andiamo a mangiare un bel gelato insieme». È stato per me un bellissimo traguardo arrivare anche solo nella cinquina scelta dalla Giuria Tecnica. Non so come esprimere la mia felicità. Vi ringrazio davvero tanto per questa esperienza e per le emozioni che mi avete regalato».
Qui sotto potete trovare la foto con la quale Emily Ameto ha vinto il primo premio nella categoria Fotografie con una storia da raccontare.
