Perché leggere i classici della letteratura

by Elena Salem
Classici letteratura, dipinto di Renoir

La domanda può apparire provocatoria, soprattutto per chi ama la letteratura, se non addirittura irriverente, ma non lo è affatto. E chiama in causa uno dei grandi temi della letteratura: l’attualità dei capolavori del passato, i classici della letteratura.

Facciamo un esempio: oggi non potremmo più considerare Dostoevskij come un riferimento per la nostra scrittura. Il linguaggio, la costruzione delle frasi, i dialoghi e lo stesso modo di argomentare sono irrimediabilmente cambiati. 

E allora perché continuare a considerare i classici della letteratura interessanti ancora per l’oggi?

Italo Calvino ha dedicato una parte significativa della sua opera alla riflessione su questo tema. Nel suo libro “Perché leggere i classici” Calvino esplora le ragioni per cui dovremmo continuare a leggere i grandi autori del passato.

E in sintesi il grande scrittore sostiene che se un libro ha resistito alla prova del tempo è perché continua a dire qualcosa al lettore contemporaneo, affrontando temi universali che offrono una comprensione profonda della natura umana.

Leggendo, inoltre, opere provenienti da periodi storici e culture diversi, siamo in grado di sviluppare un senso più ampio della prospettiva e superare i limiti della nostra esperienza personale.

I classici della letteratura sono opere che hanno avuto un’influenza in un determinato contesto storico.

Attraverso la lettura di questi testi, possiamo comprendere in modo più approfondito un’epoca passata, le sue idee, i suoi valori e i suoi conflitti. Il che ci consente di contestualizzare meglio il mondo in cui viviamo oggi.

I classici della letteratura, inoltre, hanno avuto un’enorme influenza sulla letteratura successiva e sulla cultura in generale. Molte opere contemporanee fanno riferimento ai classici o ne sono influenzate.

Leggere i classici della letteratura ci permette di comprendere meglio i riferimenti culturali e letterari che si trovano in molte opere moderne.

Secondo Calvino, leggere i classici della letteratura consente di entrare in una sorta di conversazione tra i secoli. Attraverso la lettura, si può stabilire un dialogo con gli autori del passato, confrontando le proprie esperienze e idee con quelle degli scrittori che ci hanno preceduto. Questo dialogo può arricchire la nostra comprensione e la nostra visione del mondo.

Anche Umberto Eco considerava la lettura come un dialogo a distanza tra il lettore e l’autore. Ogni lettore, entrando in contatto con un testo, lo interpreta e reinterpreta in base alle proprie esperienze, alle proprie conoscenze e alla propria prospettiva, contribuendo così a crearne un significato unico.

E allora, perché leggere Dostoevskij oggi?

Riprendendo l’esempio che abbiamo fatto all’inizio, perché leggere Dostoevskij oggi, visto che la sua scrittura non è più “contemporanea” e quindi un modello per la nostra? 

I capolavori del gigante della letteratura russa continuano ad essere per noi dei punti di riferimento per i temi che affrontano, per la profondità dell’analisi della psicologia umana. Le sue opere esplorano le complessità dell’animo, le sue contraddizioni e i suoi conflitti interiori. 

Ma affronteremo meglio Dostoevskij in una delle prossime puntate. Quello che tenevo a sottolineare in quest’articolo era perché oggi leggere ancora i classici della letteratura, anche se non sempre la loro scrittura possa essere un riferimento per la nostra.

Poi come scriveva Daniel Pennac, nel suo intramontabile libro “Come un romanzo. I diritti inalienabili del lettore”, c’è sempre anche un gusto soggettivo nella scrittura. E per fortuna è così! Ognuno di noi ha delle propensioni personali, per cui, come avviene per qualsiasi libro contemporaneo, un “Classico” della letteratura ci piacerà più di un altro. Ed è nostro diritto – se questo è il nostro pensiero – avere il coraggio di sostenere – naturalmente solo dopo averlo realmente letto – che un libro considerato un capolavoro non ci piace per niente! 

 

Classici letteratura, dipinto di Renoir
Nell’immagine la celebre "lettrice" di Renoir sorride tra sé e sé perché completamente coinvolta dalla storia che sta leggendo, secondo le intenzioni del celebre pittore. Pierre- Auguste Renoir ha dipinto anche "un'altra lettrice" meno famosa di questa, che va sotto il nome di "liseuse blanche" (nell'immagine sulla destra), lei completamente immersa tra le righe. Entrambi i dipinti sono ospitati nelle sale del Musée d'Orsay di Parigi.
Dipinto Renoir
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