[start]Per non dimenticare. Le condizioni di vita, in un manicomio, erano ben peggiori di quelle di un qualsiasi penitenziario. Le terapie applicate erano la segregazione nei letti di contenzione, la camicia di forza, l’elettroshock praticato in maniera selvaggia, le docce fredde, l’insulino-terapia, la lobotomia. Questi trattamenti si basavano sulla speranza di modificare qualcosa nel paziente creandogli uno shock ed un malato di mente vi entrava come “persona” per poi diventare una “cosa”. Brividi. Questa è la sensazione che si prova entrando in un luogo come questo. Questa fotografia è stata scattata all’interno di uno dei padiglioni di un ex manicomio in Piemonte, dove molte cose sono rimaste come allora, dove si respira ancora la solitudine e la sofferenza. La fotografia possiede la potenza di trasferire a chi la osserva parte dei sentimenti di chi la scatta. E fa in modo che non si dimentichi”.[end]
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I racconti sono stati elencati in ordine alfabetico e non per merito.
Io Miratti non lo conoscevo. Neppure lui conosceva me. Nessuna ragione per volergli bene, nemmeno male…
Mi chiamo Amina Bakhash, ho quasi 16 anni e sono pakistana. Mio padre è morto quando avevo 13 anni…
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Storia Segreta di Angelica Li è un giallo, ma solo in apparenza.
Angelica Li ha solo 13 anni quando scompare misteriosamente dal reparto di pediatria di un grande ospedale milanese, un mese prima di essere dimessa e dopo avere vinto una dura battaglia contro la leucemia. Possibile che sia stata rapita?
Le indagini per ritrovare la ragazzina si intrecciano con la storia di una casa editrice e con le storie personali di chi, in un modo o nell’altro, ruota attorno ad Angelica.
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