Elisa Bortolus arriva terza per le Fotografie della Sfida creativa 2022

by Elena Salem
Elisa Bortolus

«Ho sempre avuto la passione per la fotografia fin da piccola» ci racconta Elisa, che ha anche tantissime altre passioni. «A me piacciono la pallavolo, leggere, cucinare, fare dolci, cucire: sono molto creativa. Ho mille cose per la testa, non mi annoio mai».

Elisa Bortolus è la terza classificata della sezione Fotografie (che raccontano una storia) della Sfida creativa 2022.

Elisa ama fotografare il cibo. Con il premio che ha vinto, il pacchetto Boscolo Fine Dining, lei avrà la possibilità di scattare nuovi piatti e mostrare le foto ai suoi bambini, Emma e Daniele. Daniele è il protagonista della foto della Sfida creativa.

«Mi esercito molto a fare le fotografie. Purtroppo, in questi ultimi tre anni non ho avuto molte occasioni. Con la pandemia potevo esercitarmi a fotografare solamente in casa. Immortalavo i momenti di svago e di gioco in famiglia».

Da dove viene questa passione per la fotografia?

«La mia passione nasce da bambina. Ho sempre visto mio padre con una Reflex in mano. Amava fotografare i viaggi che facevamo, per fissare i momenti che trascorrevamo insieme.

Ho avuto sia macchinette fotografiche con il rullino sia quelle “usa e getta” di cartone.

Grazie soprattutto a Instagram e a un gruppo di persone – “I ribelli” – ho avuto lo stimolo e l’energia per esercitarmi tecnicamente. In questo gruppo, ogni giorno, avevamo dei compiti e delle sfide. Per esempio, un giorno dovevamo pubblicare una foto di un’alba, mettere l’hashtag relativo e i vari commenti. Alla fine della giornata, gli amministratori del gruppo dicevano quali erano le foto migliori e davano dei consigli tecnici.

Grazie a loro ho capito che dietro al singolo scatto c’era ben altro. Così ho provato a interessarmi di più e a studiare.

Non mi reputo una fotografa. Non ho mai frequentato dei corsi perché non avevo tempo e modo di partecipare. Internet però mi ha aiutato a esercitarmi e ad apprendere attraverso video e tutorial».

Come sei arrivata alla Sfida creativa de Il piacere di raccontare?

«Attraverso Internet.  Mi sono iscritta quando si stava avvicinando la data di scadenza per candidarsi. Non mi sono data per vinta, ho letto bene il regolamento, cosa serviva e ce l’ho fatta».

Come sei arrivata a concepire la fotografia “L’importanza dei nonni” che hai inviato per il concorso?

«Ho scattato la fotografia per caso o per fortuna, mettiamola così. Ero nel giardino di casa con mio figlio e mio padre che stavano raccogliendo le pannocchie.

Io mi stavo esercitando con la mia Reflex. Era una delle prime volte che usavo la nuova macchina fotografica, che avevo comprato per esercitarmi in particolare sui dettagli in giardino.

In giardino, quando li ho visti, ho voluto immortalarli. Mi piaceva quell’attimo di tenerezza tra nonno e nipote. Sono felicissima perché ci tengo tantissimo a quella foto.

Il gesto della mano, gli sguardi rivolti verso la pannocchia, sono dei piccoli dettagli che vogliono rendere l’affetto, il passaggio da testimone da nonno a nipote. Per me è molto importante questo scatto. Mi fa davvero piacere che il messaggio di calore famigliare traspaia forte e chiaro dalla fotografia».

Quale genere fotografico preferisci?

«Io adoro i dettagli: un viso, l’occhio, un gesto, la mano, ecc. Il dettaglio cattura molto di più l’attenzione.

Prediligo anche la spontaneità. Essa non sempre si riesce a cogliere subito al primo scatto, ma credo che una giusta dose di spontaneità renda l’immagine più bella».

Cosa hanno pensato i protagonisti della fotografia dopo questo risultato?

«Sono stati molto contenti. Mio padre e mio figlio non erano convintissimi della fotografia. Non credevano che potessi vincere.

Poi si sono ricreduti. Lui non vuole mai farsi fare le fotografie, non è molto fotogenico, anche se ha un bellissimo sguardo e un bellissimo sorriso. Riesco solo a fargli foto di sorpresa, come questa con il nonno».

Ti aspettavi di arrivare sul podio?

«No, non me l’aspettavo perché non avendo visto le altre fotografie non sapevo con chi mi sarei dovuta confrontare».

Cosa ti porti a casa con quest’esperienza?

«Quest’esperienza mi ha dato una consapevolezza in più. Amo le mie fotografie ancora di più, perché so che a qualcuno piacciono.

La fotografia è nata così per me, per gioco, e continuo a giocare».

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Qui sotto potete trovare la foto con la quale Elisa Bortolus ha vinto il terzo premio nella categoria Fotografie con una storia da raccontare.

Elisa Bortolus L'importanza dei nonni
"Quanto sono importanti i nonni nella crescita dei nostri figli. Quanta ricchezza c’è nelle parole e nei gesti tra un uomo adulto, che racconta e un bambino che ascolta. Quella possibilità di tramandare usi e costumi di un tempo, ai nostri bambini che vivono in un contesto così lontano e così diverso, è unica. Poter raccontare e far toccare con mano e far provare esperienze nuove ma di altri tempi è una magia. Una magia che la vedi sprigionare nel bambino ma anche nell’adulto."
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