«Ho cominciato a scrivere da giovanissima» racconta Nicoletta, «ma, in realtà, è quando ho trovato il coraggio di far leggere i miei racconti fuori dalla mia famiglia che ho veramente iniziato».
Nicoletta Martirano è la terza classificata della sezione Racconti della Sfida creativa 2022.
Nicoletta ha vinto il pacchetto Boscolo Fine Dining, che le permetterà di gustare una cena gourmet per due persone in tutta Italia.
«Mi sono laureata in Letteratura moderna all’Università di Milano e il mio sogno era quello di fare la giornalista. Ho una bellissima famiglia con due figli e insegno in una scuola superiore di Como, la mia città: l’istituto tecnico Magistri Cumacini.
Insegnare è la mia vocazione. Iniziai a lavorare come insegnante un po’ per caso, spinta dal mio relatore all’Università. Amo molto quello che faccio».
Come nasce la passione per la scrittura?
«La mia passione per la scrittura nasce da una conferenza a cui ho partecipato su “Il viaggio dell’eroe” di Christopher Vogler. Mi sono talmente appassionata all’argomento che ho comprato il libro e l’ho studiato molto attentamente. Lo studio delle tecniche di scrittura e di narrazione è centrale, non bastano le idee e il talento. Bisogna coltivare e allenare la propria passione.
Inoltre, credo che la lettura sia fondamentale. Ho iniziato da autodidatta, studiando questo libro e leggendo moltissimi testi, non potendo partecipare a lezioni di scrittura creativa.
Ho pubblicato dei libri. Non sono usciti dalla mia città, però tutte le persone che conosco me ne hanno dato un parere positivo.
Tra i vari libri, ho pubblicato un pezzo della mia tesi che riguardava Piero Chiara.
Poi, ho scritto un libro fantasy su un mio sogno. È piaciuto così tanto alle persone che l’hanno letto che sono stata quasi stata obbligata a scrivere il seguito.
Ho anche voluto scrivere un libro sui racconti di alcuni parenti che sono emigrati negli Stati Uniti negli anni ’50».
Hai partecipato ad altri concorsi?
Ho iniziato giovanissima partecipando al concorso “Chiara Giovani” che abbiamo proposto anche nell’istituto dove lavoro. Sono arrivata tra i finalisti con un racconto. L’ultimo concorso a cui ho partecipato l’ho fatto insieme a una studentessa, un esperimento a quattro mani: indetto dall’associazione Palma, siamo arrivate prime».
Quanto tempo dedichi alla scrittura?
«Scrivo tutte le idee che mi vengono in mente. Sono circondata da foglietti in cui appunto tutti i miei pensieri. Poi, li rielaboro.
Quello che insegno ai miei studenti quando devono scrivere un tema è: «Prima di scrivere l’introduzione e la conclusione, mettete giù la prima cosa che vi ha appassionato su questo argomento».
Non si deve sforzarsi a scrivere subito tutto in ordine dall’inizio alla fine».
Hai mai dovuto affrontare il famoso blocco dello scrittore?
«Non vorrei apparirvi ridicola o ingenua, però per me la scrittura è come se fosse una compagna di vita. Ci sono dei momenti in cui litighiamo. Quindi chiudo, metto via e non ci penso più. Quando poi mi è mi è passata, allora riprendo tutto in mano».
Come sei arrivata a conoscere la Sfida creativa?
«Credi di aver visto a a settembre un post sulla Sfida creativa sui social. Dovevo sbrigarmi poiché la scadenza del concorso era vicina, così ho rispolverato una storia nel cassetto».
Come hai immaginato “La lunga strada via da casa“?
«La storia che ho trattato non è proprio leggera, parla di una famiglia di profughi.
Como è una città di frontiera. Siamo a un passo dalla Svizzera. Nel 2016 ci fu un’emergenza, moltissimi profughi cercavano in tutti i modi di entrare in Svizzera.
Ci furono diversi scontri in città. La nostra parrocchia accoglie queste persone e tanti volontari ascoltano le loro storie di vita. Quello che più desiderano i profughi e i migranti è di essere ascoltati e capiti.
Il racconto con cui ho partecipato alla Sfida nasce da un insieme di queste storie. Volevo dar loro la voce».
Come mai proprio hai voluto trattare del Pakistan?
«La frase con cui apro il racconto è di Hanif Kureishi, un importante scrittore di origini pakistane.
Io abito di fronte a una comunità che per un periodo ha ospitato varie persone provenienti dal Pakistan e la sera ci parlavamo da casa a casa».
Ti aspettavi di arrivare fino in fondo sul podio?
«Ci speravo molto. Mi piaceva molto la storia che avevo scritto.
Sono rimasta stupita dalla quantità di persone che hanno partecipato al concorso. Ed ero già contenta di essere stata scelta tra i primi cinque.
Sono davvero felice di aver partecipato e aver raggiunto questo risultato».
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Cliccate il pulsante qui sotto per leggere il racconto “La lunga strada via da casa” con cui Nicoletta Martirano è arrivata terza alla Sfida creativa: